La boxe in lutto per la scomparsa di Federico Scarponi, fu grande rivale di Mario D’Agata

di Gabriele Fradeani

Ci ha lasciato ieriFederico Scarponi, il grande sanbenedettese, che aveva compiuto il 3 febbraio 92 anni. Per i più giovani rammentiamo che Federico è stato uno dei migliori pesi gallo che abbia mai calcato un ring. Ha combattuto su tutti i ring del mondo: Europa, Asia ed Australia. Un vero globe trotter, nel senso più positivo del termine: non è mai andato per perdere ed ha sempre giocato al meglio le sue carte e non ha mai fatto distinzione di avversario. La sua inoltre è stata l’epoca, gli anni 50 e 60, di grande spolvero per i pesi gallo: basta ricordare Halimì, D’Agata, Rollo, Zuddas, Sitri, Zamparini, Linzalone, Miranda, Espinosa e tanti altri.  In questa pletora di campioni il buon Scarponi si è fatto sempre valere ed all’estero è stato un nostro rappresentante fra i più considerati ed ha portato alto il nome della propria terra. Ha iniziato la sua carriera professionistica nel ’54 contro Fattori a Roma, piazza che lo ha tenuto in grande considerazione ed in cui è stato chiamato a combattere in numerose occasioni. Nel ’56 se ne è andato in tournee in  Australia, dove, sulle 12 riprese ha incontrato migliori pesi gallo del momento strappando l’applauso dei nostri emigranti che sono accorsi in massa alle sue esibizioni e lo hanno colmato di premure e di affetto. Dopo quattro vittorie e due sconfitte, forte della esperienza maturata, ha tentato la carta europea ma ha trovato la strada sbarrata dal “fenomeno” Mario D’Agata. Nel ’59 ha rivolto le sue attenzioni al titolo nazionale che ha conquistato battendo  Gianni Zuddas, un altro pugile di grande classe e temperamento.  Nell’ottobre dello stesso anno ritenta la carta europea ma deve cedere, con molta sfortuna, a Piero Rollo  Nel ’61 segue il suo istinto di giramondo e si reca nelle Filippine dove subisce due onorevoli sconfitte ai punti. Nel ’62 tenta ancora la carta italiana e conquista il titolo ai danni di Mario D’Agata, titolo che difende poi  dopo due mesi a Pesaro contro Linzalone. Torna in Australia e , a Melbourne e Sydney, si batte da leone riportando a casa due vittorie e una sconfitta. Con alterne prestazioni mantiene il titolo nazionale superando Linzalone e Lucini fino all’undici novembre del ’65 quando viene sconfitto da Tommaso Galli e decide di appendere i guantoni al classico chiodo. Poi, smesso lo sport attivo, nella sua terra si è dimostrato ottimo imprenditore, marito e padre felice ed ha sempre seguito lo sport che gli ha dato notorietà.

Ai famigliari giungano sentite condoglianze da parte della Federazione Pugilistica Italiana.

I Funerali si terranno domani mattina alle ore 9:30 alla Chiesa SS Annunziata a Porto Sant’Elpidio.